Il Mondo di Mauro & Lisi

 

 

 

 

 

Home

News

La Serie

Un capodanno

Lussemburgo

Skara Brae

Messel

Padova

Tallinn

I Prequels - 6

Gigante

I Prequels - 7

Il complotto di Roma

I Prequels - 8

8.2 Kori

8.3 Valdur

M&L a Roma

M&L-Pedia

Autrice

Concorsi

UNESCO

Casa Editrice

Dove trovarci

M&Lchandising

Guest Book

Contatti

Foreign Rights

 

 

 

 Quarto Prequel - LA VENDETTA DI SAM CAMPBELL

 

LA VENDETTA DI SAM CAMPBELL   
 


Letterkenny, Donegal, Irlanda
Giugno 20..
cinque mesi circa prima del Settimo Incarico
 

Evan Lynch era a casa sua. Nel suo salotto. A scambiare due parole con suo padre.

Non era possibile.

Semplicemente, non lo era.

Una Galloway si diede un’ultima occhiata allo specchio, si allacciò una sciarpa al collo e liberò i lunghi capelli scuri, sistemò Greeny sul letto e si rigirò la fedina di Paddy attorno all’anulare.

Doveva uscire dalla sua camera. Doveva liberare suo padre dal quel confronto. Doveva fare qualsiasi cosa, tranne che rimanere lì. Solo che doveva organizzare le idee. Capire perché il punto di riferimento dell’area politica di Patrick O’Hara si fosse presentato senza preavviso in quella casa con la pretesa di parlare con lei.

Si mise più eretta ed aprì la porta della sua camera.

Inaspettatamente sentì suo padre ridere a qualcosa che aveva appena pronunciato Evan.

Mister Galloway stava conversando amabilmente con Evan? Proprio lui che aveva sempre avversato i militanti politici? Che leggendo il giornale non lesinava mai qualche frecciata verso la sua direzione, perché “questi Repubblicani prima o poi ci faranno ammazzare tutti”?

Una entrò in salotto.

Evan girò immediatamente gli occhi verso di lei, come se avesse potuto vederla anche se era di spalle. O forse sentirla. Anche Paddy era così. Era sempre consapevole di qualunque cosa gli accadesse attorno. Sempre vigile. Sempre attento.

“E’ stato un piacere parlare con lei, signor Galloway”, fece Evan stringendogli ed avvolgendogli la mano.

“Quando vuole, è il benvenuto”, replicò il padre di Una, lanciando un’occhiata incerta alla figlia.

“Tornerò per cena”, riferì Una sicura.

Poi entrambi uscirono da quella casa.

 

Paddy aprì il cassetto.

Lo richiuse.

Si passò le mani tra i capelli biondi e mossi.

Aveva detto di non voler essere disturbato.

Aveva millantato di avere importanti telefonate da fare, prima di andare a quell’inaugurazione.

Si alzò.

Mani in tasca.

Uno sguardo al loro motto scritto in gaelico.

E poi fuori dalla finestra.

Verso la sua Letterkenny.

Sam Campbell.

Sempre lui.

Di nuovo lui.

Sinceramente non lo aveva creduto capace di arrivare addirittura a quello.

      (segue...)


Per info su come ricevere il racconto completo di 'La vendetta di Sam Campbell' scrivi a info@ilmondodimauroelisi.it.

 

 

 

 

© 2012 Il mondo di Mauro & Lisi
web master: Lisi & Co.