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 M&L-Pedia - Doone

 

Doone
braccio destro di Gem

Doone compare in 'Jonathan Darcy torna a casa', 'Il tempo è giunto' e 'Il sogno di Rebecca', racconti inseriti nella raccolta 'Aspettando il Gigante - I prequels'.
E' tra personaggi secondari di 'Dio salvi il Gigante'.

Doone è il nome in codice di Lyneth Bowen-Phillips, gallese di 50 anni circa. Dopo Gonzalo è la persona che da più lungo corso lavora al Servizio di Sua Maestà.
Non appena arrivata a capo dell'MI6 due anni prima dell'inizio degli eventi di 'Dio salvi il Gigante', Gem l'ha scelta come suo braccio destro e le ha scelto il nome in codice di Doone, tratto dal romanzo ottocentesco Lorna Doone di Richard Doddridge Blackmore.
Non perché Gem l'accostasse all’eroina romantica che lottava per conquistare l’amore della sua vita osteggiato dal suo clan, che alla morte di Carlo II nel 1685, sosteneva l’ascesa al trono del duca di Monmouth, figlio illegittimo, ai danni di Giacomo II, fratello del re.
No. Gem le affida quel nome proprio in omaggio a quel clan spietato, Doone appunto, capace di non guardare in faccia niente e nessuno pur di raggiungere i suoi obiettivi.

Fin dal suo primo giorno come braccio destro di Gem, Doone risponde a quelle richieste e si dimostra sempre all’altezza delle più gloriose aspettative, svolgendo il suo ruolo in maniera ferrea ed intransigente e diventando presto la persona più temuta all'interno del Bureau dell'MI6.

Vive da trent'anni in una casetta nei sobborghi di Londra, dove chi la conosce non penserebbe mai che quella zitella che cura le piantine grasse e dipinge metodicamente ogni due anni le mura di casa, ogni volta con una tonalità di giallo differente, sia in realtà una donna spietata pronta a non guardare in faccia nessuno pur di svolgere al meglio il suo lavoro.

Nessuno sa come sia stata la sua vita prima di arrivare all'MI6, né tanto meno cosa faccia nel suo, seppur limitato, tempo libero.
In casa ha un pianoforte (che però rimane sempre muto) accanto al quale vi è la fotografia di un uomo (che chissà chi è).
All'MI6 gira la voce che se Doone non si era mai sposata era sicuramente dovuto al fatto che nessun uomo aveva mai avuto il coraggio di proporglielo.

Porta una spilla a forma di spiga di grano e tailleur seri e rigidi.

Non esprime mai opinioni su quello che pensa sugli eventi in fase di evoluzione, pronta a sostenere Gem, qualunque siano le sue decisioni.

Se ha simpatie tra gli agenti sul campo, non le dimostra e all'indomani dell'esecuzione di Parker è la prima a richiamare all'ordine e ad esigere che non si perda neppure un attimo a piangere il collega, ma che tutte le energie debbano essere riversate nel lavoro.

Capace di coordinare freddamente e cinicamente il dipartimento anche nei momenti di massima crisi, è lei la prima a venir contattata dall'Unesco mentre Fitz è in missione in Irlanda del Nord per indagare sui terroristi e sul loro possibile attentato.

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