Il Mondo di Mauro & Lisi

 

 

Racconto secondo classificato al concorso letterario 'M&L a Roma' - Categorie Scuole Elementari
 

 MISSIONE CANE
 

di Filippo Podestà

della Scuola Elementare "Lante della Rovere"

Per fortuna erano arrivate le vacanze pure per Mauro, sua sorella Lisi e il loro caro amico Kieran. Era stato una anno lavorativo molto faticoso, pieno di convegni e seminari organizzati in diversi paesi Europei dal Direttore Generale dell’UNESCO Irina Bokova.
Avevano deciso, tutti e tre d’accordissimo, di recarsi a Roma, per riposarsi e fare tutto ciò che i turisti fanno: passeggiare, visitare il più possibile, chiacchierare del più e del meno magari davanti a un bel piatto di “carbonara”. Il periodo delle loro vacanze terminava con la domenica 1° maggio, giorno in cui (tutto il mondo ne era a conoscenza) ci sarebbe stata la cerimonia di beatificazione del papa più amato dal mondo cattolico: Papa Giovanni Paolo II.
Che fortuna! Non sarebbero mancati assolutamente, anche perché Lisi, molto sensibile alla figura del suddetto Papa (porta sempre con se la medaglietta con la Sua immagine), avrebbe comunque seguito la cerimonia in TV!
"ROMA CAPUT MUNDI", bisbigliava Lisi mentre passeggiava tra i resti archeologici  dei Fori Imperiali (patrimonio UNESCO) e Mauro e Kieran la seguivano ridacchiando per una barzelletta che un tizio aveva raccontato sull’aereo.

                                   

Ad un certo punto Lisi dovette fermarsi, estrasse da un taschino dello zainetto che teneva sulle spalle un vasetto di omogeneizzato di carne: doveva dare da mangiare al graziosissimo Chiwawa che portava con sé dentro ad una borsa che sembrava da passeggio ma che in realtà era una borsa per trasporto cani di piccola, anzi piccolissima taglia! Non era il suo cane, ma la sua amica Agla glielo aveva affidato da poco più di una settimana perché lei si era dovuta trasferire momentaneamente a casa di una zia che aveva bisogno di assistenza in seguito a un infortunio alla gamba. Era caduta accidentalmente da uno sgabello mentre cercava di prendere una padella posta nel più alto pensile della cucina!
Lisi aveva preso volentieri Oscar (questo era il nome del minuscolo cane) perché  Agla le aveva assicurato che mangiava poco, non abbaiava quasi mai e poteva entrare e andare dappertutto senza problemi: nessuno avrebbe fatto obiezioni! Poi, non abbaiava mai: lo faceva solo quando era infastidito da qualcosa o per paura.
Mauro propose, anche perchè sapeva che a sua sorella avrebbe fatto tanto piacere, di andare nel pomeriggio a visitare la tomba di Papa Giovanni Paolo II, cogliendo così l’occasione di visitare la Basilica di San
Pietro (altro patrimoni UNESCO).

                                       

"Dopo un piccolo riposo e una bella doccia",  replicò Kieran. La stanza dell’albergo dove alloggiavano i tre amici era vicino P.zza Navona, un alberghetto molto modesto  pulito e accogliente; quello che però piaceva tanto a Kieran era la doccia del grazioso bagno giallo. Non aveva mai visto una “cipolla” di una doccia così grande con un  getto  delicato sulla pelle; sembrava facesse un massaggio rilassante!

                                             

I taxi non si trovavano e per tornare in albergo dovettero farsela praticamente quasi tutta a piedi; una bella passeggiata sicuramente, ma si erano fatte le 18,00 e la visita programmata alla Cattedrale fu spostata al giorno dopo.

-   Mi raccomando però, mettiamo la sveglia alle 7,00, altrimenti faremo  una fila lunghissima per entrare nella Chiesa, calcolando che ogni giorno è visitata da diversa gente! - ricordò Lisi ai due uomini.

Così fu. Dopo una fugace cena, in una pizzeria vicino all’albergo, i tre amici andarono nelle proprie stanze e si addormentarono come sassi, non dimenticando nessuno di posizionare la sveglia alle 7,00 del mattino seguente.

-   drin, drin, ore 7,00 - Furono tutti giù dal letto - colazione nella hall al piano terra e poi in taxi diretti a San Pietro. (Kieran aveva messo la sveglia alle 6,45 perchè non voleva rinunciare alla sua doccia mattutina e per nulla al mondo l’avrebbe fatta in modo super veloce senza assaporare il massaggio sulla schiena!).

Per fortuna, non essendo giorno festivo, non c’era molta gente in fila per entrare nella cattedrale e dopo solo mezz’ora di attesa i tre amici erano dentro. Che Meraviglia!
Anche Oscar faceva capolino dalla borsa con i suoi occhi grandi che sembravano ancora più sporgenti di come lo siano normalmente (caratteristica comunque di quella razza canina).

                                                                      

- Dobbiamo essere fieri di avere nel nostro patrimonio una basilica così architettonicamente esuberante - furono le prime parole che Lisi rivolse a Mauro e Kieran mentre i loro occhi spaziavano davanti a tanta, troppa meraviglia. Dopo essersi inginocchiati davanti l’altare papale, Mauro ricordò  che il Baldacchino in bronzo dorato (opera del Bernini nel 1624) sormontasse la tomba si San Pietro.

-   Vi va di salire 537 gradini e arrivare in cima alla cupola? - chiese Kieran che già stava pensando alla doccia calda di fine serata dopo l’inevitabile sudata! Ma Lisi e Mauro si stavano avviando verso la Pietà di Michelangelo (la famosa scultura terminata nel 1499 da Michelangelo a soli 25 anni). Si trovava in una cappella laterale protetta da un vetro e.... che dire?!? Rimasero tutti e tre in silenzio per almeno 2 minuti, in contemplazione, notando qualunque sfumatura degli abiti della madonna e del lenzuolo su cui Gesù era adagiato. Incredibilmente meraviglioso!

                                                                          

-   A turbare il silenzio incantato del gruppo fu il debole abbaiare di Oscar che dalla borsa si divincolava come impaurito da qualcosa o qualcuno. Lisi non capiva... si ritirò in un angolino della cappella e seguendo lo sguardo di Oscar, sentiva un minimo rumore metallico che proveniva da....o mio Dio - Lisi intravide una scarpa che sporgeva da un angolo nascosto. Si avvicinò e al suolo giaceva un uomo sulla quarantina che stringeva in mano un telefonino acceso (ecco cosa aveva spaventato oscar, il rumore gracchiante del telefonino! che sensibilità hanno i cani!); respirava ancora e riuscì a sussurrare A Lisi che si era chinata su di lui, - ascolta il messaggio - .  Anche Mauro e Kieran  si erano avvicinati e mentre l’uno cercava di soccorrere il pover’uomo, l’altro chiamò una ambulanza. Sembrava fosse stato un malore a fare cadere l’uomo in terra, ma una chiazza di sangue sgorgò dalla schiena e ..... l’uomo era stato assassinato! Chi e perchè.... Dopo solo pochi minuti un medico arrivato con una ambulanza ma, subito dopo avergli toccato il polso ha annunciato che il poveretto era morto.

Considerando il fatto che c’era stato, senza ombra di dubbio, un delitto i tre amici si dichiararono subito disponibili a collaborare per scoprire cosa e perchè fosse successo, lasciando il loro recapito alla polizia accorsa anche essa sul luogo.
Erano tutti tanto sconvolti e Lisi non si accorse che Oscar non era più dentro  la borsa. - Oscar, Oscar - Il piccolo cane stava impaurito dietro un angolo vicino al confessionale e stringeva tra i denti il telefonino del         tizio. - O mio Dio, ora ricordo - disse Lisi - quel poveraccio prima di morire mi ha detto di ascoltare un messaggio, ma quale messaggio? Coma mai Oscar aveva in bocca il telefonino? Le risposte a tutte le domande arrivarono quando Mauro, tolto il telefonino dalla bocca del cane, si accorse che era un piccolo registratore. Spinse il tasto blu e chiaramente delle voci dicevano - Domenica mattina, quando la folla sarà impegnata ad assistere alla cerimonia di beatificazione, tu dovrai lanciare un razzo nel centro della piazza e poi un altro alla destra e un altro alla sinistra. Tutti scapperanno e tra la confusione noi..... potremo agire indisturbati e ...... sarà un bel bottino -
Che caos, bisogna avvertire la polizia. - Ma cosa possiamo fare, non si può certo rimandare la cerimonia, o Mio Dio è terribile! - esclamò Lisi. Mauro e Kieran erano senza parole: era tutto incredibilmente assurdo.  Nel riascoltare la registrazione si accorsero che ancora qualcosa era inciso: una debole voce diceva di cercare una donna con un cagnolino in braccio. Lisi riconobbe la voce della vittima, la stessa voce che le aveva detto di ascoltare il messaggio. Era quello il messaggio: probabilmente quel poveraccio era capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato (era  riuscito a registrare le parole dei “terroristi”) e, evidentemente scoperto.......è stato ucciso.
Bisognava a tutti i costi cercare quella donna, ma dove? I tre amici si divisero....girarono tutta la cattedrale..... della donna neanche l’ombra.

-   Dobbiamo andare subito alla polizia, e raccontare tutto...- Lisi era veramente preoccupata. Erano a conoscenza di un terribile complotto..... Stavano per chiamare un taxi, quando Kieran si era ricordato che aveva dimenticato vicino al luogo del delitto la macchina fotografica. Tornò indietro e vicino alla sua macchina fotografica una piccola medaglietta luccicava sul pavimento marmoreo.
La raccolse: Vi era inciso un nome e un numero di telefono. Mah, chissà di chi sarà, non mi sembra di valore, e con tutto ciò che avrò da pensare non sarà certo una medaglietta persa da qualcuno a farmi perdere del tempo! - Pensò Kieran, mentre raggiungeva i suoi amici che stavano salendo in taxi.

                                    

Chiesero al taxista di andare al primo distretto di polizia....ma c’era tanto traffico, c’era stato un incidente e tutto era bloccato.
Scesero dal taxi e proseguirono a piedi, tutti in silenzio, erano veramente preoccupati. Oscar iniziava a lamentarsi per la fame; - fermiamoci un attimo - propose Lisi - perderemo veramente pochi istanti, ma il povero cane non può rimetterci, è da ieri che non mangia! -
Si fermarono sedendosi sulle scale di un palazzo e mentre Oscar freneticamente divorava il suo pranzetto, a Kieran cadde dalla mano la medaglietta che aveva trovato. - Cosa è? - chiese Mauro - Nulla, una medaglietta trovata vicino alla mia macchina fotografica - rispose Kieran. Lisi guardò la medaglietta e.... - fammi vedere - lesse - “Kim 3381973453” . Lisi ebbe un sussulto, un lampo.... quella medaglietta poteva appartenere ad un cane! Si, sembrava proprio una medaglietta di quelle che vengono messe al collare dei cani in caso di smarrimento. Nome del cane + telefono del padrone.
Ma sì, Lisi aveva intuito bene.....Di corsa alla polizia. Fecero una tale  corsa tutti e tre che raggiunsero il più vicino distretto di polizia in pochi minuti.  Stettero lì più di un’ora: ... fu rintracciata subito la padrona del cane. La polizia lasciò andare i tre amici nel loro albergo perchè avrebbero risolto loro il tutto...e avrebbero fatto sapere loro gli sviluppi del caso.
Che sollievo. Erano tutti e tre molto felici e di corsa raggiunsero il loro albergo sudati ma veramente soddisfatti....
Ricevettero la telefonata “tanto attesa” verso l’una di notte: tutto era stato risolto. Smascherati i tre terroristi. Confessarono tutto: volevano rubare indisturbati tutto ciò che c’era nella Basilica di prezioso!
Kieran, soddisfatto perchè si sentiva l’artefice della sventata tragedia, cantava “Grazie Roma” sotto la doccia, la sua cara doccia!

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